A meno di una settimana dall’incendio che ha distrutto la sala del Circolo Scherma Giuseppe Delfino di Ivrea Eugenio Trdardi ed Eugenio Chasseur tornano in pedana a Pozzuoli nel circuito nazionale cadetti. La trasferta è stata l’occasione per i club di scherma italiani di manifestare di persona l’amicizia e la solidarietà ai rappresentanti del Circolo Delfino presenti: la maestra Cinzia Sacchetti, l’istruttore Marco Secco e gli atleti. Grazie anche a social media come Facebook è scattata una gara della solidarietà spontanea che sta portando a raccogliere materiale. Il Presidente della Federazione Scherma Italiana ha garantito ad Andrea Bermond des Ambrois Presidente del Circolo Delfino l’impegno della Federazione a sostenere la ripartenza. Tante la manfestazioni di sostengno: dal campione del mondo Paolo Pizzo che ha donato una divisa, ai tanti membri della famglia della scherma che stanno raccogliendo fondi per il Delfino. Informazioni sulle donazioni si possono trovare sul sito www.circolodelfino.it e su facebook www.facebook.com/schermagiuseppe.delfinoivrea. Donazioni possono essere fatte sul conto corrente intestato a Circolo Scherma Giuseppe Delfino IBAN IT89M0503430541000000000090.
La competizione napoletana ha visto un ottimo girone di Tradardi; cinque vittorie, una sconfitta per 5 a 4 che gli garantiscono però solo il 48° posto nel ranking generale per le dirette. Vinta facilmente la prima 15 a 5, il già due volte campione italiano rischia l’uscita dalla competizione nell’assalto successivo contro Pietro Ganetti di Pontedera. Alla fine della prima manche l’atleta piemontese si trova sotto con un clamoroso 9 a 4 considerato dai più a bordo pedana quasi impossibile da recuperare. Nella spada infatti ci sono anche i colpi doppi che ovviamente favoriscono chi può chiudere l’assalto arrivando alle 15 stoccate. Momenti di grande tensione a bordo pedana anche per l’istruttore Marco Secco che segue da sempre Tradardi. Dopo il minuto di pausa l’eporediese torna in pedana deciso a tentare il recupero, cambia completamente modo di tirare, aumenta il ritmo e toglie qualsiasi riferimento all’avversario che subisce in tre minuti un parziale di 11 a 4 per il 15 a 13 che vale l’accesso nei 64. Nell’assalto successivo vittoria 15 a 12 contro Vittorio Gravagna del Cus Catania. Entrato nei trentadue Tradardi si arrende a Gialuca Casaro di Treviso per 15 a 8, si piazza ventisettesimo su 329 atleti in gara e agguanta l’ultimo posto disponibile per la qualificazione alla finale a 36 dei campionati italiani di Belluno con 0,001 punti di vantaggio sul primo escluso.
Nella stessa giornata in gara anche Eugenio Chasseur già componente della squadra under 14 del Circolo Delfino che ha vinto il titolo italiano a squadre nel 2009 e nel 2011. Due vinte e quattro perse nel girone gli garantiscono l’accesso alle dirette dove viene eliminato da Dario dall’Osso di Imola con il punteggio di 15 a 7.
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